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Author: Redazione UP

Home working, remote working, altre forme che di smart hanno ben poco: nonostante nel dibattito pubblico siano state accomunate sotto lo stesso nome: lo smart working. Si tratta di condizioni di lavoro molto differenti tra loro e che riguardano milioni di persone. Vogliamo indagare questa complessità, dare voce a tutte e tutti coloro che la vivono. Compila il questionario anche tu e aiutaci a raccontare la condizione di tante e tanti di noi. Caricamento…

Simone Fana per Jacobin Italia Un piano straordinario di occupazione nel pubblico impiego è la priorità con cui la politica e la società italiana dovranno confrontarsi nei prossimi mesi. La carenza degli organici è un dato ormai strutturale, che la crisi sanitaria ha evidenziato con ricadute drammatiche per l’intera collettività. Dalla sanità all’istruzione, dall’università ai servizi sociali, dalle funzioni amministrative degli enti locali alla manutenzione dei nostri territori, mai come oggi la necessità della ricostruzione economica e culturale del paese deve partire da un intervento

Un paese sull’orlo d’una crisi di nervi L’Italia è sul punto di rottura? Oltre che da un punto di vista sanitario, sociale ed economico il nostro Paese rischia di crollare da un punto di vista psicologico. Insieme al virus dilaga il malcontento. Non c’è però solo la rabbia, ci sono anche molta angoscia, ansia e frustrazione. Il carico di stress emotivo, di angoscia individuale e collettiva, sommati alla enorme difficoltà economica di milioni di persone rende l’Italia fortemente instabile. Su questa instabilità soffiano forte le destre di sciacalli e

È bastato un emendamento alla finanziaria per un'imposta sui patrimoni sopra i 500 mila euro per scatenare l'allarme in difesa del «ceto medio». La tassa toccherebbe il 6% della popolazione che detiene il 45% della ricchezza.Giacomo Gabbuti per Jacobin Italia Ealla fine arrivò la patrimoniale. In un annus horribilis non poteva mancare il fantasma più terrificante. Galeotto un emendamento alla finanziaria che, assieme ai parlamentari del gruppo di Liberi e Uguali registra firme «pesanti» di diversi esponenti del Partito democratico, tra cui l’ex presidente e compagno di Playstation di

È questo l’appello lanciato da associazioni, circoli, soggetti civici e movimenti della Campania: la proposta di promuovere iniziative pubbliche e mobilitazioni per discutere del prossimo decennio di politiche pubbliche necessarie per la Regione Campania. A partire dall’analisi della mobilitazione di questi giorni. Da Salerno a Caserta, da Napoli a Benevento – per citare i capoluoghi al voto nel 2021 – passando per Avellino, Pozzuoli e tanti altri territori, una decina di realtà sociali e politiche hanno preso parola per dire con chiarezza che bisogna cambiare

Troppo spesso e troppo a lungo la promozione della famiglia è stata un punto politico conservatore. Nel mondo nuovo è ora di declinare questo tema secondo un nuovo approccio, basato sulla cura reciproca e sull’affetto invece che sui legami di sangue. Troppo spesso, quando pensiamo alla famiglia ci vengono in mente solamente un insieme di obblighi, di ansie nell’arrivare alla fine del mese, pensiamo ai figli e alla possibilità di poterli mantenere fino all’Università, mentre ci rendiamo pienamente conto che molte delle opportunità che

Nel mondo nuovo combatteremo la crisi climatica azzerando l’utilizzo del carbone entro il 2025 e le emissioni di gas clima alteranti entro il 2050. La riconversione ecologica dell’economia è possibile solo smettendo di rincorrere la crescita dei profitti a tutti i costi e mettendo al centro delle politiche il benessere collettivo e quindi il futuro della specie umana e degli ecosistemi. Le aziende con più di un milione di euro di fatturato devono presentare nel bilancio il proprio impatto ambientale e lo Stato deve entrare

Nel mondo nuovo vogliamo un piano straordinario di assunzioni pubbliche a tempo indeterminato nei settori dell’innovazione, della formazione, del welfare e in tutti quegli ambiti che producono benessere e sicurezza per tutti. La nostra pubblica amministrazione è la più “vecchia” d’Europa (età media 52 anni) e per colpa delle politiche di austerity ha perso negli ultimi 10 anni quasi il 15 % del personale. Oggi abbiamo 1/3 in meno di dipendenti pubblici rispetto a Francia, Germania e Inghilterra. Non bastano certo il ripristino del

Nel mondo nuovo la smettiamo di tagliare e ricominciamo a considerare gli investimenti pubblici come la migliore garanzia di un futuro fatto di lavoro degno, di un’economia sostenibile che risponde alle sfide vecchie e nuove del nostro paese (dal cronico divario nord-sud al cambiamento climatico, passando per la riduzione delle disuguaglianze sociali e territoriali tra aree interne e centri delle metropoli). Come proposto dal Forum Disuguaglianze, il primo passo è riappropriarci delle imprese che ancora sono pubbliche e metterle a servizio della collettività. Le nostre