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Troppo spesso e troppo a lungo la promozione della famiglia è stata un punto politico conservatore. Nel mondo nuovo è ora di declinare questo tema secondo un nuovo approccio, basato sulla cura reciproca e sull’affetto invece che sui legami di sangue. Troppo spesso, quando pensiamo alla famiglia ci vengono in mente solamente un insieme di obblighi, di ansie nell’arrivare alla fine del mese, pensiamo ai figli e alla possibilità di poterli mantenere fino all’Università, mentre ci rendiamo pienamente conto che molte delle opportunità che

Nel mondo nuovo combatteremo la crisi climatica azzerando l’utilizzo del carbone entro il 2025 e le emissioni di gas clima alteranti entro il 2050. La riconversione ecologica dell’economia è possibile solo smettendo di rincorrere la crescita dei profitti a tutti i costi e mettendo al centro delle politiche il benessere collettivo e quindi il futuro della specie umana e degli ecosistemi. Le aziende con più di un milione di euro di fatturato devono presentare nel bilancio il proprio impatto ambientale e lo Stato deve entrare

Nel mondo nuovo vogliamo un piano straordinario di assunzioni pubbliche a tempo indeterminato nei settori dell’innovazione, della formazione, del welfare e in tutti quegli ambiti che producono benessere e sicurezza per tutti. La nostra pubblica amministrazione è la più “vecchia” d’Europa (età media 52 anni) e per colpa delle politiche di austerity ha perso negli ultimi 10 anni quasi il 15 % del personale. Oggi abbiamo 1/3 in meno di dipendenti pubblici rispetto a Francia, Germania e Inghilterra. Non bastano certo il ripristino del

Nel mondo nuovo la smettiamo di tagliare e ricominciamo a considerare gli investimenti pubblici come la migliore garanzia di un futuro fatto di lavoro degno, di un’economia sostenibile che risponde alle sfide vecchie e nuove del nostro paese (dal cronico divario nord-sud al cambiamento climatico, passando per la riduzione delle disuguaglianze sociali e territoriali tra aree interne e centri delle metropoli). Come proposto dal Forum Disuguaglianze, il primo passo è riappropriarci delle imprese che ancora sono pubbliche e metterle a servizio della collettività. Le nostre