abolire brevetti

La salute non si brevetta! Il 29 maggio e il 5 giugno unisciti alla mobilitazione!

Liberiamo i vaccini dai profitti. Due date di mobilitazione: il 29 maggio in tutt’Italia, il 5 giugno a Roma.


Sarà possibile uscire dalla crisi sociale e sanitaria scatenata da SARS-Cov2 solo quando i vaccini saranno accessibili a tutta la popolazione mondiale. I paesi più ricchi (che ne rappresentano il 14%) si sono già garantiti il 53% delle dosi. Nei paesi più poveri 9 persone su 10 non riusciranno ad accedere al vaccino entro quest’anno. Su 8,6 milioni di dosi complessivamente ordinate, 6 milioni sono per i Paesi ricchi. 55 paesi del mondo ad oggi non hanno ancora ricevuto nemmeno una fiala.

Due mesi fa, l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) ha rigettato per l’ottava volta la richiesta inoltrata da Sud-Africa e India e sostenuta da numerosi paesi (quasi tutti paesi in grave difficoltà economica e sociale) per sospendere i diritti sui vaccini anti-COVID. Si sono opposti alla richiesta i paesi ad alto reddito, quelli che sono già riusciti ad assicurarsi la maggior parte delle scorte di vaccino. A motivare tale diniego sarebbe la tesi secondo cui i brevetti fungerebbero da incentivo all’innovazione o che sarebbero necessari per lo sviluppo di vaccini contro le varianti. 

Considerare la ricerca come finalizzata al deposito dei brevetti ne rivela una concezione distorta, miope e parziale, che la vede subordinata alla sola capacità di produrre profitto e non considera il ruolo predominante del pubblico nella ricerca senza fini di lucro. Lo sviluppo del vaccino rappresenta, infatti, solo l’ultimo atto di una serie di traguardi raggiunti dagli studi clinici e preclinici sul COVID-19, nella quasi totalità svolti da enti pubblici. Le stesse case farmaceutiche sono state largamente  finanziate da fondi statali: 83,5 miliardi di euro sono stati destinati, a scatola chiusa e a fondo perduto, dagli Stati all’industria farmaceutica privata per lo sviluppo del vaccino. 

Siamo convinte e convinti che la ricerca, in campo biomedico e non solo, debba essere volta al miglioramento delle condizioni di vita delle persone, in modo particolare quando a far da contrappeso ai profitti privati c’è la salute e la sopravvivenza della popolazione mondiale. 

In quanto detentrici dei brevetti, le case farmaceutiche possono stabilire il prezzo d’acquisto dei vaccini (Pfizer e AstraZeneca hanno già annunciato che aumenteranno il costo delle proprie dosi) e decidere di fornire il maggior approvvigionamento di dosi agli stati in grado di pagare il prezzo più alto. 

Di fronte alla più grande emergenza sanitaria della storia recente, ai tre milioni di morti a livello globale e alle sfide che ancora dovremmo affrontare, la difesa degli interessi delle case farmaceutiche in contrapposizione ai bisogni della popolazione mondiale non è più tollerabile!

In un momento in cui i vaccini rappresentano il mezzo più efficace per fermare la pandemia da Sars-CoV-2, i brevetti non possono essere considerati (se mai lo sono stati) un incentivo alla  ricerca, ma lo strumento in mano alle case farmaceutiche per mantenere il monopolio su un bene di cui l’umanità tutta ha estremo bisogno.

L’8 giugno il WTO si riunirà nuovamente per pronunciarsi sulla sospensione dei brevetti. 

Vogliamo mobilitarci perché, dopo gli USA, anche gli Stati dell’Unione Europea si schierino a favore della sospensione dei brevetti sui vaccini.

É una sfida del nostro tempo alla quale non possiamo sottrarci.

Saremo in piazza il 29 maggio in tutta Italia, in occasione della mobilitazione Europa “SOS Sanità Pubblica” e il 5 giugno a Roma per una manifestazione nazionale in previsione della prossima riunione del WTO.

Chiediamo, quindi, a tutte e tutti, singoli cittadini e a tutte le organizzazioni, le associazioni, i sindacati, i partiti che credono che la salute venga prima del profitto di sostenere e partecipare alla mobilitazione, sottoscrivendo l’appello e aderendo o costruendo i comitati locali.

La salute non si brevetta!

Associazioni aderenti (elenco in aggiornamento): AlterEgo – Fabbrica dei diritti, Chi si cura di te?, Link – Area Medica, Rete della Conoscenza, UP – Su la testa!, Materia Grigia, Farmacia Politica

Per aderire compila il modulo sul sito di Chi si cura di te.