La cura? Salario e diritti! Proposte per un lavoro e una vita degna.

Ci dicono che il mondo sia complesso. Non è vero. Dopo dieci anni di crisi, nel mezzo di una pandemia globale tutto risulta ancora più chiaro. 

C’è chi ha troppo e chi ha poco. Chi si arricchisce e chi si impoverisce. Chi ha privilegi e chi non ha diritti. 

Nel nostro paese, come in tutto il mondo, ci sono milioni di persone che nonostante la fatica quotidiana del lavoro hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, ad avere una casa, a pagarsi le cure, a far studiare i propri figli, garantire loro un’esistenza dignitosa. La crisi non ha fatto che allargare una ferita che era già aperta.

Ci siamo ritrovati solo più poveri e con meno diritti, soprattutto chi già scontava un gap salariale, di opportunità e di riconoscimento, come le donne e i giovani.

Serve davvero cambiare tutto. Ecco le nostre priorità!

Lavori? Non puoi essere povero

È necessario introdurre un salario minimo per legge che offra una protezione universale, assicurando parità di trattamento tra uomo e donna, che rafforzi la contrattazione collettiva senza sostituirsi ad essa.  

Non lavori? Non devi restare nella povertà

È necessario garantire a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici ammortizzatori sociali universali, senza nessuna discriminazione rispetto al contratto di lavoro, alla dimensione delle imprese e al settore di attività.

Mai come oggi è necessario rafforzare il reddito di cittadinanza, per garantire a tutte e tutti un paracadute per proteggere le persone dal rischio della povertà.  

Il precariato deve sparire

È arrivato il tempo di abolire i contratti di lavoro che generano povertà e precarietà: il contratto a chiamata, lo staff leasing, le prestazioni occasionali… Bisogna reintrodurre la causale nel contratto a tempo determinato e ridurre le proroghe. Come deve essere introdotto il reato per la somministrazione irregolare di manodopera, arginando il sistema degli appalti al massimo ribasso. 

Parità, per davvero

Serve una legge sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che tuteli le donne sul posto di lavoro e promuova l’assunzione paritaria del lavoro di cura in famiglia, a iniziare dall’istituzione del congedo parentale retribuito e obbligatorio per entrambi i genitori.  E soprattutto: parità salariale per legge, per davvero.

No sfruttamento mascherato da formazione 

Devono essere aboliti i tirocini formativi che forniscono solo manodopera a basso costo e garantiscono i profitti delle imprese.  

Vogliamo un milione di posti di lavoro

È fondamentale un piano straordinario di assunzioni pubbliche, a tempo indeterminato, nei settori chiave dell’innovazione, dell’istruzione, della ricerca, della sanità, del welfare. Un milione di posti di lavoro per rispondere alla crisi occupazionale e rendere la pubblica amministrazione rinnovata ed efficiente. 

Servizi pubblici, non profitti e sfruttamento

Il tempo delle esternalizzazioni deve finire. La garanzia di un welfare universale deve partire dall’internalizzazione di tutti i servizi pubblici: dalla sanità, all’assistenza, dagli asili nido ai servizi di cura per gli anziani. I beni fondamentali devono essere sottratti dalla logica del mercato e tornare nella piena disponibilità di tutte e tutti noi.

Serve uno Stato che si prenda cura dei cittadini. Serve dare risposte concrete ai bisogni di milioni di persone provate da questi anni difficili, di sfruttamento e sacrifici imposti. 

Serve cambiare tutto. E serve farlo adesso.

Leggi il manifesto per la ricostruzione.